giovedì 30 aprile 2009

Gary Bonge al Folkclub


Presentiamo una breve selezione degli ultimi scatti di Gary realizzati al Folkclub in occasione del concerto di Gerard Mayen.

lunedì 27 aprile 2009

LABORATORIO ZANZARA

Il Laboratorio Zanzara innanzitutto è un bel posto.

In quella stretta via che unisce Municipio e Palazzo Madama, Repubblica e Monarchia, quasi sotto l’anello al naso di un palazzo.

Poi entri e incontri qualcuno con il cappellino in testa che ti viene incontro per salutarti e mentre si presenta ti dice: “ciao io sono Massimo, per gli amici Marco”.

Allora capisci che aprendo quella porta hai scelto di smettere per un po’ i tuoi vestiti.

Qui è come se vigesse un sorta di nuovo regolamento di convivenza civile dove tutti possono essere ciò che si sentono davvero, avendo come unico limite il rispetto dell’altro.

Si potrebbe dire che qui, al Laboratorio Zanzara, sono tutti degli “espressionisti” del vivere: le emozioni, ma anche i più semplici pensieri, non hanno un filtro; semplicemente vengono manifestate, tutte.

Puoi prenderti dello “stronzo” come ricevere un abbraccio da brividi.

Se sei donna e di gentile aspetto, è possibile che ti vengano regalati al tuo ritorno i sandali del Dottor Scholl , rigorosamente bianchi.

Oppure può capitarti di ricevere istruzioni sulla storia dei treni: da quelli a vapore a quello di ieri sera delle 23 che aveva “e non ti dico cazzate” 74 minuti di ritardo.

In una stanza si disegna, nell’altra si cercano (e si trovano) aforismi, in un’altra ancora una macchina da scrivere irrequieta batte lettere per i capi di stato; nel salone si mangia tutti insieme, in un tavolo da monastero, però al muro non c’è una crocifissione, nemmeno l’adorazione dei magi, ma una frase, storta, enorme, pixel e colori: “Se uno non si ribella si scompare”.





Poi si raccoglie tutto, plastica e carta da una parte, organico dall’altra, una passeggiata in via Garibaldi, e poi ancora in laboratorio a modellare la cartapesta per fare vasi, tutt’altro che regolari, per nulla normali, ma belli, parecchio.





Io so solo che quando ritorni a casa ti senti rilassato, e sorridi. Poi pensi alle tue ossessioni, quelle che nascondi, oppure alle emozioni che hai voluto trattenere e le parole che non hai detto, cercando il significato di questa normalità.











mercoledì 22 aprile 2009

corso di fotografia: tecnica e creatività_uscita notturna


Pubblichiamo ora uno dei migliori scatti realizzati alla Mole Antonelliana in occasione delle uscite notturne: L'autore è Bruno Pirro.

martedì 21 aprile 2009

questioni di fotografia_ LETIZIA BATTAGLIA

Ringraziando Simona Patria per la sua segnalazione apriamo oggi una nuova rubrica con la quale intendiamo fornire un terreno di confronto su questioni legate alla fotografia.
Iniziamo appunto con la figura della fotografa Letizia Battaglia e con le parole che Simona ci ha inviato.


“Per riuscire a realizzare una buona fotografia, forse si può lavorare anche sei mesi, un anno, così come, forse, in un giorno se ne possono fare due molto buone. Quando scatti una foto ti vengono in aiuto tante cose: l'esperienza, la cultura, l'attenzione, l'amore, la passione, la pietà che si prova o l'innamoramento di cui si è già stati preda in quel momento per quella cosa che si sta fotografando. Poi segue un secondo momento, che è il momento della scelta, quando si decide di scegliere tra le varie foto già scattate in un'occasione o in un anno o in un giorno. Il fotografo ne sceglie una. Dice a sé stesso: "Questa è quella giusta. Mi rappresenta, e rappresenta quello che ho visto". Dopodiché quella foto può diventare qualcosa in grado di testimoniare, di documentare... ciò che sarà utile per raccontare un tempo quello che fu” (Letizia Battaglia)

Letizia Battaglia conosciuta da molti come reportagista della mafia è anche una fotografa straordinaria. Le sue immagini dall’incredibile valore documentaristico hanno un’elevata qualità estetica ed una rara potenza espressiva in grado di documentare in tutte le sue espressioni la terribile realtà degli anni di piombo nella sua Sicilia. Quest’anno è fra i nove premiati con i prestigiosi Infinity Awards, riconoscimenti assegnati a New York dall'International Center of Photography e giunti alla venticinquesima edizione. Alla Battaglia è andato il Cornell Capa Award. (fra i vincitori delle passate edizioni ci sono Robert Frank, Mary Ellen Mark, Marc Riboud, André Kertész, Henri Cartier-Bresson, Berenice Abbott, Richard Avedon, Harold Evans, Bernd and Hilla Becher, Alexander Liberman).

La cosa che colpisce di più nei suoi lavori è il progetto fotografico, nato un pò per caso, ormai in età adulta. Infatti a 37 anni, insieme alle tre figlie, Letizia Battaglia lascia il marito sposato a 16 anni e diventa giornalista per l’Ora di Palermo. Prende in mano la macchina fotografica non ancora esperta e scopre una bruciante passione.. Inizia così un percorso che parte dall’urgenza di impossessarsi di una tecnica attraverso il reportage ed arriva all’arte , anche attraverso la politica, l’impegno.

Anche la questione di genere è molto presente nei suoi lavori e nel suo percepirsi fotografa.

Per chi desiderasse approfondire rimandiamo ad una sua intervista di qualche tempo fa http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=781
che ben esprime il suo progetto fotografico.

Sulla sua vita è anche stato recentemente anche realizzato un lungometraggio dalla regista Daniela Zanzotto .

Per poter visualizzare qualche immagine di Letizia Battaglia:
http://images.google.it/images?q=letizia+battaglia&oe=utf-8&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a&um=1&ie=UTF-8&ei=E7jtSYbVDpGRsAbY9oSADw&sa=X&oi=image_result_group&resnum=4&ct=title

lunedì 20 aprile 2009

P E P E PHOTOCONTEST '09_ the winners are: Marco Martinez and Valeria Viappiani

Ecco il verdetto della "serata degli oscar di PEPE":
Marco Martinez vincitore del premio della giuria
Valeria Viappiani vincitrice del premio del pubblico
Grazie a tutti per aver partecipato, e complimenti ai vincitori!
Di seguito pubblichiamo alcune immagini dei loro progetti.


"Walk away" di Marco Martinez
Ho scattatato queste foto una mattina di inizio aprile. Sorprendentemente
fredda e umida per esser già primavera. Tanto che, a un certo punto, ho
dovuto correre a casa.
Senza cuffie nelle orecchie avevo in testa una canzone. Walk away, un pezzo
di un gruppo scozzese conosciuto negli ultimi anni per un rock elettrico
energico e ballabile.
Ma qui, anche se c'è ancora un bel ritmo, sono alle prese con una vagamente
struggente e molto glam storia di addio.
Non è un caso se ce l'ho in testa: negli ultimi giorni l'ho ascoltata
spesso e ora spero di trovare trovare delle imamgini che ne riproducano il
mood, lo stato d'animo.
I love the sound of you walking away. Vicino ad una stazione cerco immagini
di persone che si allontanano. Di piedi, soprattuto: sono loro che ti
portano via e risuonano sul pavimento.
Scatto anche qualche foto mentre non passa nessuno, giusto per provare le
inquadrature, la messa a fuoco e tutto quanto. Dettagli che per me non sono
ancora automatici.
Quando le stampo, scopro un vuoto e un freddo che mi piacciono. E quel
bagliore rosso che non avevo notato irradia vero calore.
Forse un po' come l'addio della canzone. Distaccato, persino compiaciuto.
Si fa a gara a chi è più freddo ma in fondo spunta ancora una lacrima e una
briciola di passione.

I love the sound of you walking away
Mascara bleeds a blackened tear
And I am cold, Yes I am cold
But not as cold as you are
As you walk away

Franz Ferdinand - "Walk Away"



"Ritratti contemporanei. Tra sogno e realtà." di Valeria Viappiani



Impegni di lavoro e faccende domestiche. Pigrizia e frenesia. Il tempo che scorre e la voglia di evasione. La ricerca continua di stimoli ed informazioni. La musica e lo sport. Quello che ci piace fare e quello che dobbiamo fare. Alla ricerca del giusto equilibrio tra passioni, desideri, ambizioni e la vita di tutti i giorni.

venerdì 17 aprile 2009

Uscita Notturna


Una interessante interpretazione di Patrick Delarbre, che sta attualmente frequentato il corso di tecnica e creatività

mercoledì 15 aprile 2009

la poesia di Valeria




Valeria Gargiulo, che ha appena frequentato il corso di reportage, ha realizzato con il suo occhio poetico un piccolo racconto di vita quotidiana, che ci piace sintetizzare in questa immagine

martedì 14 aprile 2009

Corso di fotografia: tecnica e creatività_maggio-luglio



E' pronto il nuovo calendario del corso in partenza a maggio.

Per informazioni scrivere a info@pepefotografia.it

Serata di premiazione P E P E PHOTOCONTEST '09



Avvisiamo tutti i partecipanti del concorso di fotografia che domenica 19 aprile alle 21 ci sarà la proiezione delle immagini dei partecipanti e la premiazione dei vincitori.
Sono previsti due vincitori, uno verrà decretato dallo studio P E P E e vincerà la partecipazione gratuita al corso di reportage, l'altro verrà decretato dal pubblico presente e vincerà un premio che speriamo possa essere gradito.

Vi aspettiamo

lunedì 6 aprile 2009

P E P E espone a Carrù


L'associazione "amici di carrù" in collaborazione con "Il cenacolo Felice Casorati in Campidoglio" presenta SEGNI 20 X 20 rassegna d'arte contemporanea a cura di Alessandro Abrate e Delia Gianti presso lo spazio espositivo dei Battuti Bianchi in piazza Dante a Carrù, Cuneo DAL 25 APRILE al 3 MAGGIO 2009. Apertura/Inaugurazione Sabato 25 aprile ore 17,30.
SEGNI è una Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea giunta nel 2008 alla sua quarta edizione ed è un punto di convergenza che vuole aprire un dialogo tra giovani artisti e artisti già affermati. Nato a Torino nel 2005 SEGNI si caratterizza per le dimensioni delle opere esposte: artisti di fama e provenienza internazionale e non, sono stati invitati a lavorare su un formato di cm 20x20; il piccolo formato non si impone con la forza delle dimensioni ma esalta la forza espressiva del contenuto. La finitezza dello spazio non rappresenta un limite, anzi può amplificare le infinite possibilità comunicative del ‘segno’ e all’artista non sono imposti limiti alle capacità e ispirazioni creative determinando un tema o una tecnica esecutiva specifica. Sensibilità e culture diverse si ritrovano unite a comporre un messaggio/dialogo interculturale: ancora una volta l’arte diviene veicolo di comunicazione sociale e culturale.

In mostra oltre 250 OPERE DI 187 AUTORI CONTEMPORANEI scelte tra quelle esposte nelle mostre SEGNI che si sono tenute a Torino nel 2005 – 2006 – 2007 - 2008.

ORARI:

SABATO, DOMENICA 10,30 – 12,30 / 15,30 – 19,00

GIOVEDI, VENERDI 15,30 – 19,00