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mercoledì 13 giugno 2012

















Vi aspettiamo
sabato 16 giugno a partire dalle 19 fino a notte fonda
via Guastalla 6/a.


giovedì 3 maggio 2012

Un cortile d'arte

Quest'estate si svolgerà nuovamente la rassegna estiva di arti performative “Cortile di sera…di nuovo com’era”, giunta oggi alla sua terza edizione. Forte della passione che li anima e del successo degli anni passati, gli Artisti Associati Paolo Trenta, pionieri del progetto, hanno voluto ampliare ancor di più la propria offerta culturale. L'Arena San Filippo, il meraviglioso cortile dell'omonima chiesa, situata nel cuore del centro storico torinese, ospiterà quindi, accanto a teatro, musica e danza, anche artisti visivi emergenti, offrendo loro la possibilità di dare voce (e luce!) alla propria creatività in una cornice esclusiva. 
Da questa ambizione nasce dunque Cortilissima 2012, una sorta di "progetto parallelo" che dal 1° al 29 luglio 2012 arricchirà la già ricca stagione estiva dell'Arena San Filippo, in via Maria Vittoria 7/C a Torino.

Maggiori informazioni sulla rassegna e sulle attività degli Artisti Associati Paolo Trenta sono disponibili sulla pagina web della compagnia. Il bando completo è scaricabile nella sezione Cortilissima. Potete inviare i vostri progetti entro il 31 maggio 2012 all'indirizzo e-mail proposte@cortilissima.it.  
 
© Antonio Strollo

© Antonio Strollo

© Antonio Strollo
 

domenica 18 dicembre 2011

Mauro D'Agati a Milano

© Mauro D'Agati
Il quartiere "operaio" di Alamar si estende ad est de L'Avana, in un area prescelta ad ospitare una città completamente nuova, pensata e costruita (dagli stessi lavoratori) attorno agli anni Settanta come città modello: il progetto della famiglia comunista del futuro. Appena dieci anni più tardi l’utopia fallì e oggi Alamar è espressione di sconfitta e degrado, scenario perfetto del conflitto tra sogno e realtà. Mauro D’Agati (Palermo 1968) ha deciso di posare il suo sguardo su questa scena poco attraente e ben lontana dall’immaginario collettivo che si ha di Cuba. La ricerca del fotografo è antropologica, orientata a individuare i frammenti di un complesso sistema sociale, culturale e religioso. I luoghi rappresentati dall’artista non sono lontani da quelli di altre periferie del mondo in cui ogni giorno le persone lottano per sopravvivere a causa della povertà estrema in cui vivono e della difficoltà di inserirsi nel sistema economico. Nessuno riesce a capire e spiegare perché Alamar smise di essere un’avanguardia degenerando nel caos. Alamar, e forse tutta Cuba stessa, non sono più il simbolo dell’ideologia socialista ma il luogo dove la precarietà e l’incertezza hanno annullato la volontà e la possibilità di cambiamento trasformandosi invece nell’abitudinario. Le fotografie di Mauro D’Agati testimoniano e raccontano un presente reale, un passato virtuale e un futuro spettrale. Tuttavia Alamar non perde la sua speciale anima forse perché ancora cristallizzata nella sua utopia, continuando a rappresentare un momento unico nella storia di Cuba. “La sua macchina fotografica è immediatamente diventata un’estensione dei suoi sensi grazie ad una spiccata sensibilità che gli consentiva di vedere, odorare, sentire, ascoltare la gente, i palazzi, i parchi e le strade, gli alberi e gli animali, gli oggetti. Da questa integrazione organica tra apparato meccanico e vita, da questa fusione tra estetica ed umanità, sono emerse queste immagini piene di sensi e colori che qui non sono utilizzati per occultare, edulcorare o abbellire la realtà, ma piuttosto per mitigare un eccesso di realismo che ci farebbe rabbrividire” (Nelson Herrera Ysla ).

Fino al 28.01.2012
Tuesday-Saturday from 3.00 p.m to 7.00 p.m
Camera16,
via Pisacane 16, Milano 

giovedì 1 dicembre 2011

Un bel progetto fotografico e non solo


Ancora una volta abbiamo il piacere di condividere un bel progetto fotografico del collettivo V-ARS, che esprime qualcosa di più della semplice voglia di scattare una fotografia per esporla, che esprime la volontà di superare i confini della convenzionalità per esplorare insieme il piacere di lasciarsi trascinare dalle suggestioni in un mondo di immagini oniriche ed emozionali. Complimenti ad Armando Cervetti, Serena Inturri, Sara Figueiredo, Giuliana Gabri Gibelli, Matteo Rinaldini.
La copertina del libro ci porta ad un immaginario diverso da quello suggerito da voi, mi piace pensare che il testo di Maria Vaccaro sia la rappresentazione scritta delle vostre fotografie.

mercoledì 30 novembre 2011

Mapplethorpe a Milano

Domani alle 18.30 presso Fondazione Forma per la Fotografia inaugura la mostra Robert Mapplethorpe.
Per la prima volta a Milano, una grande retrospettiva ripercorre la carriera e l’opera di Robert Mapplethorpe, tra I più importanti autori del Novecento che ha influenzato con le sue immagini dalla composizione perfetta, generazioni di fotografi e artisti.
Il suo tempo è la New York degli anni Settanta e Ottanta, quella della rivoluzione pop, del new dada e di Andy Warhol; la città creativa e disinibita della liberazione sessuale, dell’esplosione della performance e della body art.
Mapplethorpe è oggi unanimemente considerato uno dei più importanti fotografi del ventesimo secolo perché, come i grandi artisti sanno fare, è riuscito a essere nello stesso tempo classico e attuale: testimone del proprio tempo e astratto in una sorta di perfetta atemporalità. Le fotografie di Robert Mapplethorpe sono rigorose, composte, curate nel minimo dettaglio. I corpi, come i fiori, sono impeccabili, ritratti in ambientazioni quasi asettiche, i loro movimenti sono armonici e ricordano gli studi dell’arte e della scultura rinascimentali. La ricerca della perfezione, mito irraggiungibile per la maggior parte degli artisti, è per Robert Mapplethorpe la condizione necessaria da raggiungere in ogni suo scatto.

La mostra, proveniente dalla Robert Mapplethorpe Foundation di New York, comprende 178 fotografie e rappresenta un’occasione unica per ripercorrere, con un unico sguardo retrospettivo, il lavoro di Mapplethorpe, dalle prime polaroid di inizio anni Settanta, fino ai suoi celebri still life, ai fiori, ai ritratti, alla sconcertante serie dedicata a Lisa Lyon, alle splendide immagini dedicate al corpo maschile, indagato e celebrato come mai prima di allora, all’omaggio alla sua musa Patti Smith, agli insoliti, teneri e malinconici ritratti di bambini.






Autoritratto, 1980 © Robert Mapplethorpe Foundation


“Spesso l’arte contemporanea mi mette in crisi perché la trovo imperfetta. Per essere perfetta non è che debba essere giusta dal punto di vista anatomico. Un ritratto di Picasso è perfetto. Non c’è niente di contestabile. Nelle mie fotografie migliori non c’è niente di contestabile – così è. È quello che cerco di ottenere”.

L’estrema contemporaneità e la grande classicità di Mapplethorpe è tutta in questa possibile perfezione da raggiungere e da realizzare nel breve lasso di tempo di uno scatto, di una sessione di posa.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Contrasto.















Fino al 9 aprile 2012.

Forma
Piazza Tito Lucrezio Caro 1,
Milano

venerdì 18 novembre 2011

CONVERSATIONS.

80 fotografie provenienti dalla prestigiosa collezione della Bank of America Merrill Lynch Collection.

© William Eggleston




























" Il percorso espositivo, a partire dalle linee indicate nella edizione americana, valorizza alcuni dei capolavori della collezione ponendoli in “conversazione” tra loro, attraverso accostamenti tematici (nelle sezioni: Ritratto, Paesaggio, Uno sguardo sull’arte, Astrazione/Sperimentazione, Viaggi/Monumenti, Società/Testimonianze, Astrazione/Paesaggio industriale, Surrealismo, Astrazione/Natura morta), ma anche storici e formali, ripercorrendo in modo diacronico la storia del medium fotografico. Nello stesso spazio espositivo, immagini del XIX secolo dialogano con scatti del XX secolo, primi piani con foto panoramiche, ritratti con foto documentarie, still life con opere astratte, in un gioco dialettico che coinvolge lo spettatore. Le immagini urbane ad esempio (di Robert Frank, Harry Callahan, Helen Levitt o William Klein) che costituiscono un cospicuo nucleo della collezione, sono specchio della formazione della complessa società americana. Un tema che, in mostra, viene amplificato e ulteriormente articolato proprio nelle ricercate giustapposizioni delle fotografie, realizzate spesso con soluzioni formali molto diverse o in momenti storici distanti. Similmente il ritratto (Edward Weston, Man Ray, Jeanne Dunning) e la natura morta (Irving Penn, William Eggleston, Lee Friedlander) che con la sperimentazione del mezzo si caricano di connotazioni psicologiche e di valori simbolici - fino alle provocazioni ironiche di Cindy Sherman - vengono presentati in mostra in eloquenti contrappunti visivi: a volte affiancati a scatti di paesaggio, in un dialogo di intensità emotiva, a volte tra di loro in un confronto metalinguistico (uso della prospettiva, dei colori, astrazione…) che ne enfatizza il messaggio. Tra i molti artisti rappresentati compaiono i nomi di alcuni dei maestri indiscussi della fotografia internazionale: Gustave Le Gray, Julia Margaret Cameron, Eugène Atget, Alfred Stieglitz, Paul Strand, László Moholy-Nagy, Man Ray, Walker Evans, Robert Frank, Lee Friedlander, Cindy Sherman, Bernd e Hilla Becher, Thomas Struth, solo per citarne alcuni."

fino al 15 gennaio 2012
Museo del Novecento
Palazzo dell'Arengario
Via Marconi 1, Milano

giovedì 3 marzo 2011

Paolo Ventura in mostra a Venezia

Inaugura domani, giovedì 4 marzo, "L'Automa", un' importante esposizione dedicata al nuovo lavoro di Paolo Ventura ambientato nel ghetto di Venezia.
Museo Fortuny, fino all'8 maggio.
Al link sotto indicato un video che la tv svizzera ha dedicato all'autore:
http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/cultura/Cult-TV/2011/02/28/ventura.html#Video
Sul sito di Paolo Ventura sono visibili gli scatti tratti anche da "war souvenir" e "winter stories"
http://www.paoloventura.com/work/lautoma.html

lunedì 24 gennaio 2011

La fotografia di Nan Goldin













La fotografia di Nan Goldin, fotografa statunitense tra le più influenti del panorama internazionale, sarà protagonista martedì 15 febbraio a Torino. 
P E P E fotografia in collaborazione con Guido Costa Projects e con il sostegno del Museo Regionale di Scienze Naturali, presenta il documentario autobiografico dell'artista I’ll be your mirror (1997), realizzato con il contributo del documentarista inglese Edmund Coulthard. 
La serata, ad ingresso gratuito,  si concluderà con la performance live di ALMAGEST!

I'll be your mirror rappresenta il ritratto più intimo della vita e dell’opera di Nan Goldin.
Presentato al Festival Internazionale di Edimburgo, al Berlino Film Festival e vincitore del Premio Speciale della Giuria al Prix Italia e del Premio come Miglior Documentario al Montreal Festival of Films and Art, dipinge il nitido ritratto di una generazione, ricostruendone i fermenti a partire dallo straordinario racconto biografico della fotografa. 


Dalla periferia della natia Washington, ai party selvaggi degli anni ’70 e ’80 in una esuberante New York, fino all’impatto devastante dell’AIDS: combinando riprese video e fotografie, emergono con una sincerità e un’umanità sorprendenti i racconti e le interviste degli amici più intimi dell’artista, le cui esperienze vengono rivelate su pezzi di The Velvet Underground, Patti Smith, Television e Eartha Kitt. David, che per primo la soprannominò Nan introducendola ai drag clubs, Sharon, che accudì la sua migliore amica Cookie nelle fasi terminali dell’AIDS, Bruce e il suo racconto di lotta con la sieropositività: I’ll be your mirror (titolo preso in prestito dal brano di Lou Reed) come un diario riprende le loro vite immergendole nei colori tenui che contraddistinguono il lavoro della Goldin, tramutandole in tappe di un lungo e doloroso viaggio.

Per informazioni:
info@pepefotografia.it

UFFICIO STAMPA
matteo.rinaldini@hotmail.it

 

venerdì 29 ottobre 2010

GEOGRAFIE PRIVATE. I nuovi autori selezionati dai corsi di PEPE

Sabato 6 novembre inaugura GEOGRAFIE PRIVATE. 
La collettiva fotografica è una selezione di 8 autori che hanno frequentato i nostri corsi di fotografia. 
Dalle 19 in Via Accademia delle Scienze 11, Sala Valfrè (di fronte al Museo Egizio)
 
 
 
 
 
 
 
 

lunedì 25 ottobre 2010

TYPS_tell your public space

Vi segnaliamo un concorso che resterà aperto fino al 15 novembre 2010.

Scoprire e raccontare usi inediti e originali degli spazi pubblici di Torino è l’obiettivo del concorso TYPS – Tell Your Public Space.
Lo spazio pubblico è la trama di cui si intesse la città, un filo rosso che connette persone, luoghi e percorsi. Sono piazze, giardini, marciapiedi, pensiline, gallerie, parcheggi, strade e angoli di città, che si affollano di persone, usi e abitudini diverse. Spazi aperti diversi l’uno dall’altro, ma con qualcosa in comune: sono ovunque e sono di tutti.
Perché “pubblico” non indica solo il proprietario, ma anche e soprattutto l’uso che se ne può fare: c’è chi si ferma, chi li attraversa, chi li trasforma
A Torino non mancano idee e spunti per vivere il territorio urbano con originalità: spesso dietro il muretto di un giardino o sui gradoni di una scalinata si nascondono pratiche inedite e originali. Usi extra-ordinari, fantasiosi e spontanei, che molte volte nascono dalla creatività di chi passa più tempo fuori casa: i giovani.
Così si organizzano aperitivi e picnic notturni nei parchi cittadini, si pattina nelle piazze del centro, si gioca a bike polo nei parcheggi in periferia, si suonano e ballano mazurke clandestine sotto i ponti della ferrovia.
Queste pratiche informali sono espressione di bisogni materiali (riposo, gioco, tregua, sport) e immateriali (incontro, scambio, conoscenza), che TYPS vuole far emergere e diffondere.
 
Il CONCORSO è indirizzato principalmente ai giovani fra i 16 e i 30 anni, che dovranno indagare, cogliere e restituire gli usi degli spazi pubblici con foto, video o racconti;

Saranno premiate sia la qualità delle opere presentate sia l’originalità degli usi individuati. Per ogni sezione verranno selezionate e premiate le due opere ritenute migliori dalla giuria.  

Tutte le info su:


giovedì 14 ottobre 2010

European Month of Photography Berlin 2010

A Berlino apre il mese della fotografia dal 15 ottobre al 28 novembre.
Hajo Rose: Selbstportrait vor der Bauhausfassade
1930 © VG Bild-Kunst, Bonn

Milla Jovovich, Downtown,
Los Angeles, USA, 2000
© Peter Lindbergh

The theme of the 4th Month of Photography Berlin points to the decisive influence that the medium of photography (and along with it, more recent graphic media as well) has had on the modern age, from industrialisation right up to the present day. Not only did Modernism give birth to photography – photography also, in a reversal of roles, made an active contribution to the dissemination and strengthening of certain aspects of Modernism. This connection between photography and modernisation has been chosen as a leitmotif, with reference to four selected fields:
  • Life and lifestyle in the big city (urbanisation and ‘street photography’)
  • Fashion photography 
  • Photography and science
  • New pictorial worlds, new techniques.
www.mdf-berlin.de

mercoledì 29 settembre 2010

PEPE al Turin Photo Festival 2010

Domani inaugura il Turin Photo Festival,
P E P E partecipa con i progetti Empties e INBOX.
 
30 settembre ore 18.30
Ex Manifatture Tabacchi
Corso Regio Parco 134, Torino.


Ph. P E P E fotografia. INBOX #1, 2010

lunedì 13 settembre 2010

Loretta Lux alla Sozzani

Loretta Lux, autrice presentata nel modulo di ricerca del corso avanzato, è in mostra alla Galleria Sozzani di Milano dal 10 settembre al 31 ottobre.
























The drummer, 2004©Loretta Lux

www.galleriacarlasozzani.org

Robert Doisneau a Milano

Vi segnaliamo questa mostra soprattutto per le immagini relative al progetto Palm Springs, presentato per la prima volta in Italia, che hanno rappresentano una svolta espressiva inaspettata nella poetica dell'autore. Allo spazio Forma dal 22 settembre al 17 novembre.
























La voiture fondue 1944, Les cygnes gonflables, 1960

http://www.formafoto.it/

lunedì 6 settembre 2010

Le vite private di Erwin Olaf ancora per pochi giorni a Milano

Vero genio della moderna fotografia di ritratto, l’olandese Erwin Olaf mischia in modo unico il reportage giornalistico con la foto realizzata in studio e il ritratto posato. Le sue immagini, sempre perfette, sono il frutto di una creazione unica, di una intelligenza viva, in grado di progettare e realizzare per ogni fotografia, così come per ogni fotogramma di un film, una storia elaborata e avvincente.
La scena preferita da Erwin Olaf è la dimensione privata: l’interno delle case, i colloqui quasi silenziosi, gli sguardi e le atmosfere, spesso ispirate ai film anni Cinquanta, in cui fa muovere i protagonisti delle sue creazioni.
In questi ultimi anni, Erwin Olaf è diventato inoltre uno dei più ambiti e richiesti autori di film commerciali e pubblicità: innumerevoli sono le campagne pubblicitarie per grandi marchi.

La mostra a Forma è la sua prima, grande, personale in Italia e presenta sei tra le ultime e più significative serie realizzate: Rain, Hope, Grief, Fall, Dawn e Dusk e Hotel.

Visitabile fino al 12 settembre.
http://www.formafoto.it/

mercoledì 21 luglio 2010

FRANCESCA WOODMAN a Milano

Vi segnaliamo un'importante mostra dedicata alla fotografa americana Francesca Woodman presso il Palazzo della Ragione a Milano fino al 24 ottobre.
Per approfondirne la conoscenza vi rimandiamo al link del museo milanese:
http://www.mostrawoodman.it/
e a due interessanti interviste con i genitori di Francesca Woodman e con la critica Rossella Caruso
ascoltabili sul sito di Radio Papesse:
http://www.radiopapesse.org/w2d3/v3/view/radiopapesse/notizie--1587/index.html?area=5








Nell'immagine uno degli scatti ospitati in mostra

lunedì 8 febbraio 2010

MEMORANDUM: quando la fotografia diventa patrimonio... "dell'umanità"

Con entusiasmo vi invitamo a visitare la mostra ospitata dal Museo di Scienze Naturali, per la cura con cui affronta il tema della fotografia "storica"

MEMORANDUM, festival di fotografia storica
Museo Regionale di Scienze Naturali
via Giolitti 36, Torino
Orari: tutti i giorni 10-19; chiuso il martedi’
Fino al 28 marzo 2010
Nell'immagine uno scatto di Letizia Battaglia
Valorizzare la fotografia come patrimonio e memoria; far conoscere al grande pubblico le collezioni degli archivi storici fotografici italiani e internazionali spesso accessibili solo agli addetti ai lavori; contribuire al dibattito sulla conservazione dei supporti come lastre e negativi: con questi obiettivi nasce in Piemonte Memorandum – Festival della Fotografia Storica.
Ventidue mostre, molte delle quali in anteprima, incontri con il pubblico, due reading teatrali che impiegano la fotografia con funzione narrativa; tra i vanti di questa prima edizione la presentazione di un inedito Henri Cartier Bresson dell’Archivio Storico Olivetti.
All’interno della mostra ci teniamo a sottolineare  la presenza di:
Racconti dal Sud dell’Italia
Cinque autori dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea
a cura di Roberta Valtorta e Arianna Bianchi
Letizia Battaglia, Mario Cresci, Luciano D’Alessandro, Mimmo Jodice, Marialba Russo sono i cinque grandi fotografi italiani autori della selezione di fotografie che il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI) propone in una mostra che presenta situazioni umane e ambientali diverse nel Sud dell’Italia negli anni Sessanta-Settanta-Ottanta.

lunedì 1 febbraio 2010

Tim Walker alla Sozzani

Vi invitiamo a visitare la mostra dedicata al fotografo Tim Walker che ha inaugurato il 23 gennaio e rimarrà aperta fino al 7 marzo presso la galleria Carla Sozzani di Milano.
Tim Walker, fotografo che abbiamo più volte citato durante lo svolgimento del corso avanzato di fotografia, è un autore in grado di ricostruire per immagini scenari fantasiosi e paradossali, poetici e fiabeschi, a tratti paradossali.

http://www.galleriacarlasozzani.org/#/exhibitions/

lunedì 14 dicembre 2009

Sarah Moon interpreta il Regio

"Fotografare i luoghi e gli istanti dove, lo spazio di un silenzio, la vita passata, la vita presente, l'illusione e la realtà si scontrano per un istante annullando le frontiere che sono in noi". Così Sarah Moon racconta il suo lavoro, mentre il suo libro fotografico racconta il teatro Regio. La mostra dedicata alla celebre fotografa franco-inglese è ospitata nel foyer: sono 50 gli scatti che restituiscono luci e ombre del teatro e delle sue architetture, in una visione 'sospesa'. Si può visitare durante tutte le rappresentazioni (dal 11 al 23 dicembre) e in occasione dei concerti dell'Orchestra del 30 e del 31 dicembre.
Info: www.teatroregio.torino.it

mercoledì 9 settembre 2009

Luoghi dell'Inifinito_Massimo Siragusa

"Lo sguardo riconosce i luoghi che, in un’epoca impossibile da definire, furono di una quotidianità vissuta e reale. Quegli stessi luoghi, immaginati e progettati, sono ora vuoti, deserti pieni di una luce abbagliante che precisa e definisce ogni oggetto rappresentato e lo rende ancora più lontano, malinconico, passato.
Come nelle grandiose tele di Giorgio De Chirico, così nelle foto di Massimo Siragusa, il paesaggio è trasformato in un palcoscenico dove elementi architettonici e naturali diventano le quinte teatrali di una pièce ormai conclusa da tempo."

www.formafoto.it

La mostra di Massimo Siracusa sarà visibile presso il centro Forma (Milano),
dal 18 settembre all'11 ottebre 2009.