venerdì 30 dicembre 2011

"Marta" di Iuri Califano

Abbiamo scelto di chiudere l'anno con una sequenza fotografica, realizzata da Iuri Califano all'interno del corso avanzato. Se è vero che "tutto dipende da come vedi le cose", Iuri ci fornisce un bel filtro per vederle...!

martedì 27 dicembre 2011

DOCUMERICA

DOCUMERICA: Documentare l'America. Questo l'ambizioso progetto voluto da Gifford Hampshire durante il governo Nixon, a partire dal 1972. Cento fotografi vegono inviati a documentare le condizioni ambientali degli USA, nel tentativo di emulare il lavoro svolto negli anni trenta con la Farm Security Administration. Oggi buona parte degli scatti realizzati in quegli anni sono stati digitalizzati e sono consultabili anche su flickr. Su "ilpost.it" la notizia nel dettaglio.
Un progetto che apre due considerazioni: l'enorme investimento che da sempre l'America "spende" in campo fotografico, e l'importanza della digitalizzazione dei grandi archivi fotografici.
A tutti noi, ora, il privilegio di poter godere di documenti di enorme valore.

domenica 18 dicembre 2011

Mauro D'Agati a Milano

© Mauro D'Agati
Il quartiere "operaio" di Alamar si estende ad est de L'Avana, in un area prescelta ad ospitare una città completamente nuova, pensata e costruita (dagli stessi lavoratori) attorno agli anni Settanta come città modello: il progetto della famiglia comunista del futuro. Appena dieci anni più tardi l’utopia fallì e oggi Alamar è espressione di sconfitta e degrado, scenario perfetto del conflitto tra sogno e realtà. Mauro D’Agati (Palermo 1968) ha deciso di posare il suo sguardo su questa scena poco attraente e ben lontana dall’immaginario collettivo che si ha di Cuba. La ricerca del fotografo è antropologica, orientata a individuare i frammenti di un complesso sistema sociale, culturale e religioso. I luoghi rappresentati dall’artista non sono lontani da quelli di altre periferie del mondo in cui ogni giorno le persone lottano per sopravvivere a causa della povertà estrema in cui vivono e della difficoltà di inserirsi nel sistema economico. Nessuno riesce a capire e spiegare perché Alamar smise di essere un’avanguardia degenerando nel caos. Alamar, e forse tutta Cuba stessa, non sono più il simbolo dell’ideologia socialista ma il luogo dove la precarietà e l’incertezza hanno annullato la volontà e la possibilità di cambiamento trasformandosi invece nell’abitudinario. Le fotografie di Mauro D’Agati testimoniano e raccontano un presente reale, un passato virtuale e un futuro spettrale. Tuttavia Alamar non perde la sua speciale anima forse perché ancora cristallizzata nella sua utopia, continuando a rappresentare un momento unico nella storia di Cuba. “La sua macchina fotografica è immediatamente diventata un’estensione dei suoi sensi grazie ad una spiccata sensibilità che gli consentiva di vedere, odorare, sentire, ascoltare la gente, i palazzi, i parchi e le strade, gli alberi e gli animali, gli oggetti. Da questa integrazione organica tra apparato meccanico e vita, da questa fusione tra estetica ed umanità, sono emerse queste immagini piene di sensi e colori che qui non sono utilizzati per occultare, edulcorare o abbellire la realtà, ma piuttosto per mitigare un eccesso di realismo che ci farebbe rabbrividire” (Nelson Herrera Ysla ).

Fino al 28.01.2012
Tuesday-Saturday from 3.00 p.m to 7.00 p.m
Camera16,
via Pisacane 16, Milano 

giovedì 15 dicembre 2011

PEPE CONTEST#2



Siamo lieti di potervi annunciare la nuova edizione del concorso di P E P E fotografia,
che prevede alcune significative novità rispetto all'edizione precedente.

Andate a leggere tutti i dettagli nel bando del concorso pubblicato di seguito,
potrete vincere la partecipazione gratuita alla prima edizione del nuovo workshop
sulla creatività che si terrà in primavera.

Seguite tutte le novità del concorso sulla pagina di P E P E fotografia di facebook.
PARTECIPATE PARTECIPATE PARTECIPATE


venerdì 2 dicembre 2011

Diane Arbus

Questa mattina ci siamo imbattuti in questo bel documentario su Diane Arbus, che attraverso la testimonianza di chi l'ha conosciuta bene e le stesse parole della Arbus ci consente di comprendere meglio le sfumature del suo lavoro.
Buona visione.

giovedì 1 dicembre 2011

Un bel progetto fotografico e non solo


Ancora una volta abbiamo il piacere di condividere un bel progetto fotografico del collettivo V-ARS, che esprime qualcosa di più della semplice voglia di scattare una fotografia per esporla, che esprime la volontà di superare i confini della convenzionalità per esplorare insieme il piacere di lasciarsi trascinare dalle suggestioni in un mondo di immagini oniriche ed emozionali. Complimenti ad Armando Cervetti, Serena Inturri, Sara Figueiredo, Giuliana Gabri Gibelli, Matteo Rinaldini.
La copertina del libro ci porta ad un immaginario diverso da quello suggerito da voi, mi piace pensare che il testo di Maria Vaccaro sia la rappresentazione scritta delle vostre fotografie.