
Vi ricordiamo l'appuntamento di questa sera
alla NON PERMANENT GALLERY
Via Montemagno,37 - Torino
inaugurazione dalle 18,30 in poi
P E P E fotografia espone "Waterland"
sospensione from P E P E on Vimeo.
Filo e luce sono l’origine che implica una successione di trasformazioni.
Il filo costruisce il tessuto, cordone ombelicale che rappresenta il legame fra ciò che non è ancora e cio che sarà. Il battito del telaio scandisce il ritmo del cambiamento e accompagna l’azione del divenire.
Il progetto nasce dal connubio fra l’elemento inanimato che si trova in natura e quello umano, che lo rende vitale. La sinuosità delle forme femminili si fonde con la rigidità e la fragilità vegetale in un rapporto armonico e di reciproca influenza che culmina in una metamorfosi onirica e precaria. Per un instante questa simbiosi senza identità assume contorni animali enfatizzati da una luce lattea, lunare; è un ritorno alle origini, un’evoluzione di specie fantastica e solitaria; a tratti inquieta, a tratti pacata.
I rami di salice tessuti dal telaio di Silvia Beccaria fondendosi con la fisicità della donna vengono interpretati fotograficamente.
Gli abiti-scultura sono il risultato di forme che si generano una dall’altra, si rispecchiano e si ricreano in sempre nuove trasformazioni della materia, in dimensioni e movimenti nello spazio. Giunchi, foglie, cortecce sono gli elementi naturali che costituiscono al tempo stesso limite e suggestione, richiedono capacità di adattamento, e nel vincolo generano nuovi slanci vitali. E’ l’inquietudine del buio a fare da sfondo a questa trasformazione, è il nero che accompagna la genesi, che cerca nella luce la sua affermazione.