Il suo progetto ci ha colpito non solo per la qualità tecnica e compositiva
ma per la capacità di utilizzare un filtro, rappresentato in questo caso dall'acqua,
come espediente in grado di "riflettere" uno stato d'animo.
Ci pare che il suo progetto rappresenti il giusto punto di incontro tra uno sforzo tecnico
complesso, un impatto visivo visivo interessante dal punto di vista formale, e un risultato espressivo che, pur nell'interpretazione didascalica del tema proposto, restituisca immagini che sembrano superare i limiti imposti dallo strumento fotografico.
Metaforicamente scattando
di Donatella Arione
Mi manca l’aria, mi sento soffocare e sto sprofondando sommersa dal mio stesso mondo.
Ho bisogno di respirare!
Una boccata d’aria, anche breve.
Il mio tempo gestito come voglio io, il mio ossigeno.
Cerco di resistere, la mente si annebbia.
L’assenza d’aria mi logora, mi muta.
Quasi non mi riconosco più.
Prendi una decisione: o ti lasci soffocare oppure reagisci.
La mente torna lucida,
ricordo quello di cui ho bisogno,
trovare il mio ossigeno,
quello migliore, quello che si possa conservare.
Riemergo dal marasma del mio stesso mondo, anche solo per un attimo.
Quanto basta.
Respiro, consapevole che questo non sarà che l’inizio
del medesimo ciclo che sembrerebbe invece concluso.
Trattenere il fiato sott’acqua, una metafora per provare a dar forma ad uno stato d’animo,
per cercare di descrivere un ciclo che, volenti o nolenti, scandisce le nostre giornate.
Vittime di noi stessi, della frenesia e del tempo che incalza,
possiamo restare a galla solamente trovando il momento giusto per respirare.
applausi, tanti!
RispondiEliminawow! complimenti! :)
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