venerdì 19 dicembre 2008
mostra_Chiara Bruno
Chiara Bruno, che sta frequentando il corso di reportage, espone presso:
CAFFè TRITOLO- AVIGLIANA
ZONA INDUSTRIALE
via galiniè 38
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alle
10:31 AM
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inaugurazione_Dario Saba
Dario Saba, che ha frequentato il corso di tecnica e creatività, inaugura sabato 20 dicembre dalle 19.00 presso il Wash Bubble Bar di Via Cernaia 25
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10:16 AM
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mercoledì 17 dicembre 2008
lunedì 15 dicembre 2008
corso di reportage - atelier d'artista
per chi nel corso di reportage ha scelto di raccontare un artista e il suo atelier segnaliamo alcuni lavori interessanti:
"Ugo Mulas. La scena dell'arte"
una riflessione sul ruolo della fotografia rapportata al mondo dell'arte. I materiali raccolti nel volume, e tratti dall' Archivio Mulas, costituiscono una testimonianza eccezionale sul lavoro del fotografo che ritrasse i più grandi artisti della sua epoca, ma soprattutto s'interessò al processo creativo dell'opera d'arte approfondendo anche teoricamente interessanti contiguità e divergenze con quello della fotografia. A cura di: Anna Maria Mattirolo, Pier Giovanni Castagnoli, Carolina Italiano.
Edizione anno: 2007
www.ugomulas.org
"Philippe Chanchel. The Face of Art"
Una serie di ritratti fotografici di artisti contemporanei come Jeff Koons, Frank Stella, James Turrel, Matthew Barney o ancora Pierre Soulages, Christian Boltanski e molti altri nei loro atelier. I ritratti di Philippe Chancel non vogliono per forza presentare le opere in corso di realizzazione, ma il loro autore nel luogo in cui crea, e si iscrivono nella logica del ritratto contemporaneo che, per lui, deriva dalla fotografia documentaria: ritrae infatti gli artisti d'oggi in pose assolutamente prive di ostentazione.
Edizione anno: 2005
Sul sito di Philippe Chanchel (www.philipprchancel.com) è presente una serie di immagini che il fotografo ha realizzato seguendo il lavoro di Ansel Kiefer
"Gianni Berengo Gardin. Nespolo - Dentro lo studio"
Realizzato in collaborazione con l'artista Ugo Nespolo si tratta di un viaggio in 150 fotografie dentro lo studio di Ugo Nespolo.
Edizione anno: 2003
Buon lavoro, e se avete altri spunti aggiungeteli!
"Ugo Mulas. La scena dell'arte"
una riflessione sul ruolo della fotografia rapportata al mondo dell'arte. I materiali raccolti nel volume, e tratti dall' Archivio Mulas, costituiscono una testimonianza eccezionale sul lavoro del fotografo che ritrasse i più grandi artisti della sua epoca, ma soprattutto s'interessò al processo creativo dell'opera d'arte approfondendo anche teoricamente interessanti contiguità e divergenze con quello della fotografia. A cura di: Anna Maria Mattirolo, Pier Giovanni Castagnoli, Carolina Italiano.
Edizione anno: 2007
www.ugomulas.org
"Philippe Chanchel. The Face of Art"
Una serie di ritratti fotografici di artisti contemporanei come Jeff Koons, Frank Stella, James Turrel, Matthew Barney o ancora Pierre Soulages, Christian Boltanski e molti altri nei loro atelier. I ritratti di Philippe Chancel non vogliono per forza presentare le opere in corso di realizzazione, ma il loro autore nel luogo in cui crea, e si iscrivono nella logica del ritratto contemporaneo che, per lui, deriva dalla fotografia documentaria: ritrae infatti gli artisti d'oggi in pose assolutamente prive di ostentazione.
Edizione anno: 2005
Sul sito di Philippe Chanchel (www.philipprchancel.com) è presente una serie di immagini che il fotografo ha realizzato seguendo il lavoro di Ansel Kiefer
"Gianni Berengo Gardin. Nespolo - Dentro lo studio"
Realizzato in collaborazione con l'artista Ugo Nespolo si tratta di un viaggio in 150 fotografie dentro lo studio di Ugo Nespolo.
Edizione anno: 2003
Buon lavoro, e se avete altri spunti aggiungeteli!
giovedì 11 dicembre 2008
strane storie #2
"Oro?"
Un uomo fermo di fianco a una vetrina.
Lo sguardo rivolto a terra, con la punta della scarpa sposta qualcosa.
Poi si inchina, raccoglie l’oggetto con due dita, lo porta sul palmo della mano sinistra, lo sfrega.
Si guarda intorno con lo sguardo incerto, incrocia il tuo, ti fa un cenno, alza la mano, ti invita a raggiungerlo.
Ha in mano un anello
“Oro?” - la o è un pò chiusa, ricorda un giostraio del luna park, di un indefinibile est.
“non so, è un po’ leggero, però c’è il marchio dei carati, non so, non me ne intendo”
Tenta di infilarselo, ha mani grosse, dita tozze, non entra nemmeno nel mignolo.
Ti guarda negli occhi, alza le spalle con aria grottesca e sconfitta, le labbra mimano una smorfia triste.
Senza darti il tempo di opporti lo infila al tuo anulare, spinge per fargli oltrepassare la nocca.
“Bello, amico, prendi tu”
“No dai, lasciamolo al bar qui di fronte, qualcuno l’avrà perso; passerà a chiedere”
“Tieni tu, fai quello che vuoi. Però io ho fame, dà qualcosa me per panino, coca-cola, qualcosa da buttare dentro pancia”
“senti, ho solo due monete”
“quello che vuoi amico, per mangiare, grazie, ciao”
Vai verso il bar per lasciare lì l’anello, ma non viene via, sforza, si blocca sulle grinze della pelle.
Torni indietro, preoccupato che il dito gonfi, alla ricerca di un pezzo di sapone.
Come un deja-vu: sul marciapiede opposto stessa scena, stesso uomo, stesso movimento del piede, stesso sguardo a cercare il prossimo;
incrocia il tuo.
Sfugge , alza il bavero, scompare.
mercoledì 10 dicembre 2008
tecnica e creatività
venerdì 5 dicembre 2008
Soldier: il potere del ritratto
Vi segnaliamo un'interessante intervista a Suzanne Opton, fotografa pluripremiata, famosa per la sua serie di ritratti intitolata "soldier+citizen" che ritrae i soldati reduci dalla guerra in Iraq e in Afghanistan.
dal link che segue http://www.icp.org/site/c.dnJGKJNsFqG/b.3882565/
cliccate sull'intervista a Suzanne Opton.
Il sito della fotografa è: http://www.suzanneopton.com/
dal link che segue http://www.icp.org/site/c.dnJGKJNsFqG/b.3882565/
cliccate sull'intervista a Suzanne Opton.
Il sito della fotografa è: http://www.suzanneopton.com/
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3:08 PM
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mercoledì 3 dicembre 2008
terra e neve
La pioggia cade ogni anno sulle colline delle Langhe: a volte trova terra dura, spaccata, e riesce a insinuarsi soltanto nelle fessure; poi scorre a valle, a gonfiare i corsi d’acqua, acqua che torna all’acqua. Altre volte incontra terra morbida e l’incontro è più facile, dura di più. Ma l’acqua è fatta per scorrere, la gravità l’attira, deve sempre tornare alla pianura.
La grandine spacca, rompe i filari e stacca gli acini gonfi di blu, proprio nel tempo che precede la raccolta; la grandine è veleno.
Poi c’è la neve, da tempo quasi assente, rara, avara più che parsimoniosa.
E’ neve d’altri tempi quella scesa in questo finale di novembre, sulle langhe. E’ neve “manna”, le neve giusta al momento giusto. Più che mai “coltre”, manda in letargo la vigna proprio quando deve riposare.
La neve nutre le colline con lentezza; neve come spugna morbidamente strizzata dal respiro della terra: a ogni sospiro manto di neve e terra si incontrano, scambiandosi acqua, “pane” per la vite, vita per la terra.
Ora le vigne riposano, protette da quel mantello bianco, e dopo anni di indigestioni improvvise di acqua tornano ad alimentarsi con regolarità costante; l’acqua scende nella terra con misura, porta linfa ad ogni arteria, ritempra l’organismo.
A marzo si vedranno i risultati, il risveglio dal letargo porterà ancora primavera, la freschezza della neve tornerà nel verde delle prime foglie, e poi tutto ricomincerà: “potare” ,“legare”, “scarzolare”, ancora “legare”, “aspettare” che il sole faccia il suo corso, “pregare” le nuvole viola di lampi e grandine di stare lontane.
La grandine spacca, rompe i filari e stacca gli acini gonfi di blu, proprio nel tempo che precede la raccolta; la grandine è veleno.
Poi c’è la neve, da tempo quasi assente, rara, avara più che parsimoniosa.
E’ neve d’altri tempi quella scesa in questo finale di novembre, sulle langhe. E’ neve “manna”, le neve giusta al momento giusto. Più che mai “coltre”, manda in letargo la vigna proprio quando deve riposare.
La neve nutre le colline con lentezza; neve come spugna morbidamente strizzata dal respiro della terra: a ogni sospiro manto di neve e terra si incontrano, scambiandosi acqua, “pane” per la vite, vita per la terra.
Ora le vigne riposano, protette da quel mantello bianco, e dopo anni di indigestioni improvvise di acqua tornano ad alimentarsi con regolarità costante; l’acqua scende nella terra con misura, porta linfa ad ogni arteria, ritempra l’organismo.
A marzo si vedranno i risultati, il risveglio dal letargo porterà ancora primavera, la freschezza della neve tornerà nel verde delle prime foglie, e poi tutto ricomincerà: “potare” ,“legare”, “scarzolare”, ancora “legare”, “aspettare” che il sole faccia il suo corso, “pregare” le nuvole viola di lampi e grandine di stare lontane.
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